Mia moglie Caterina, 1992
acrilico, legno e nylon
224 × 114 cm

Anche nello stile degli Aerocubi, così come in altri Movimenti da lui creati, Salvador Presta ha dimostrato una padronanza completa della sua arte, rappresentando un volto, quello di sua moglie Caterina. Riguardo alla tecnica di tale struttura plastica, infatti, formata da cubetti, i quali, a prima vista, sembrano sospesi magicamente nell’aria, l’artista si è servito di una barra di ferro bianca, con una placca attaccata nel centro di essa, nei buchi della quale ha legato dei lunghi fili sottilissimi di nylon, inserendovi dei cubetti, perforati all’interno e successivamente incollati, di diverse misure, dopo averli dipinti con varie tinte simboleggianti le caratteristiche di un viso.

A tal fine ha i cubetti gialli indicano la chioma bionda, quelli dalle tonalità cerulee delineano i contorni degli occhi, mentre quelli rossi e aranciati rappresentano la bocca, infine le sfumature rosate determinano la sagoma del volto e del collo. 

L’opera, così realizzata, mette in pratica i principi espressi dall’autore nella sua poetica, quando dichiara che “ questa nuova pittura- scultura” il cui significato è essenzialmente legato al colore “ può suscitare delle sensazioni di tipo spirituale nello spettatore”.